Ricamo laser: l’applicazione in negativo

L’ applicazione in negativo si distingue dalla classica che viene cucita sopra il capo, perché sta sotto il tessuto o capo da decorare.

Con questa tecnica si possono ottenere molteplici effetti e si può facilmente giocare con le trasparenze. A seconda della moda, si possono creare intarsi di pizzi (anche questi si possono creare con il ponte laser abbinato alla ricamatrice, lo vedremo in un prossimo articolo) o di stoffa di ogni consistenza e trama.

Come si crea l’applicazione ricamata in negativo ?

Bisogna pensare in maniera opposta rispetto all’applicazione classica, ovvero, prima si fissa e si taglia l’applicazione e poi si posa e si taglia il capo/tessuto di base.

Ecco un esempio di sequenza operativa:

1- sulla fliselina si posa il tessuto che apparirà nell’intarsio.

2- si fissa il materiale da intarsio (es. pizzo) sulla fliselina, con una cucitura

3- si taglia il materiale con il ponte laser

4- si posa il tessuto o il capo da intarsiare e si cuce il contorno della zona da intarsiare

5- si effettua un taglio all’interno della cucitura appena realizzata, facendo attenzione a non intaccare il materiale sottostante.

Questa tecnica decorativa si può applicare a qualsiasi tessuto e pelle.

Nel caso di pelle vera o di materiali non omogenei, sarà necessario proteggere il materiale sottostante. Solitamente si utilizza un foglio di alluminio o alluminio accoppiato a carta da porre fra il materiale di base (applicazione negativa) ed il materiale sovrastante da tagliare.

Per uno strappo più pulito, consigliamo di eseguire sullo stato protettivo, una cucitura con punto molto corto e leggermente più grande del taglio che verrà eseguito in un secondo momento. Dopo la cucitura e prima di posare lo strato superiore, si dovrà rimuovere la parte di protezione esterna al taglio. Dopo il taglio dell’intarsio, sarà molto facile rimuovere la protezione rimasta, perché sarà stata “segata” dai punti ricamo corti.

La tecnica è raffinata e richiede un minimo di cura nella ricerca dei parametri di taglio adatti ai materiali da tagliare.

Il personale GMI può dare il supporto necessario per ottenere in tempi rapidi risultati eccellenti. Clicca qui.

Ricamo laser

La tecnica del “taglio vivo” di applicazioni ricamate

Iniziamo il nostro viaggio con una delle tecniche di ricamo laser più richieste: le applicazioni ricamate realizzate con il “taglio vivo”, ovvero senza cordoncino di copertura.

I vantaggi della tecnica “taglio vivo”

Uno dei vantaggi maggiori del sistema di taglio con ponte laser installato su una o più macchine da ricamo, è dato dal fatto che il laser lavora a registro con la macchina da ricamo, riproducendo fedelmente il disegno realizzato a computer. Questo fa si che non sia necessario:

  • creare un’impuntura che faccia da riferimento per la posa delle applicazioni
  • coprire i bordi dell’applicazione con un cordoncino per “nascondere” l’imprecisione della posa e del taglio fatti a mano ed i punti di traccia

Le applicazioni con bordi a vista, cioè non coperte da ricamo, vengono chiamate con “taglio vivo”.

Le applicazioni con taglio vivo danno più vantaggi competitivi:

  • si risparmiano tutti i punti ricamo del cordoncino di copertura, il tempo del punciatore per crearli ed il tempo di lavoro della macchina da ricamo
  • si possono produrre ricami con lavorazioni altamente redditizie, perché le applicazioni con taglio a vivo, con forme articolate o composte da molti piccoli pezzettini, si realizzano a livello industriale solo con un ponte laser

Diversamente, usando altre tecniche come il taglio delle applicazioni fuori dalla macchina da ricamo e la seguente cucitura in macchina, non si ottengono i vantaggi sopra elencati.

Come ottenere applicazioni ricamate di qualità

Per avere applicazioni ricamate di qualità i punti che fissano le applicazioni devono essere sempre equidistanti dal bordo di taglio.

Questo si ottiene sia curando con attenzione la creazione del file ricamo + laser (gli strumenti di duplicazione ed offset automatico presenti nei software di punciatura professionali, sono un valido in aiuto) e curando la posa dei tessuti in macchina (se possibile, intelaiare i tessuti senza formare grinze e senza tenderli eccessivamente , se si lavora in appoggio, fare attenzione che i tessuti non si spostino durante la lavorazione).

Inoltre, macchine e ponte laser devono essere costantemente a registro, ovvero il raggio laser va tarato rispetto ciascuna testa della macchina da ricamo, operazione che va eseguita da personale specializzato.

Per aumentare la precisione ed automatizzare le procedure di taratura, GMI ha sviluppato tre sistemi che garantiscono risultati ottimali:

  • i sistemi di taratura automatica LS1, da installare sulle macchine da ricamo
  • il sistema di auto-taratura Vision per i ponti laser GMI Moda Laserbridge. Vedi come funziona.
  • il software di controllo laser, Stilista 3 laser driver PLUS, con la funzione che permette di spostare singoli tagli di ogni singola testa, con un controllo puntuale al decimo di millimetro

Altrettanto importante, dal punto di vista qualitativo ed operativo, è la scelta dei parametri di taglio adeguati al tipo di lavorazione e materiale. Per semplificare la ricerca dei parametri ottimali, nel programma di controllo del laser, Stilista 3, abbiamo inserito il settings di parametri “Kiss cut“.  Inizia da questo, sarà un valido aiuto!

Nella prossima gallery una serie di lavorazioni che combinano il ricamo con applicazioni tagliate a “vivo” . Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato.

 
 
 
 
 
 
 
 

Considerazioni sui materiali da tagliare

Se non sei vincolato nell’uso di specifici materiali, consigliamo di investire un po’ del tuo tempo per riflettere sul tipo di disegno che dovrai realizzare ed i materiali con i quali dovrai lavorare.

Le prime domande da porsi sono:

  1. il materiale di applicazione fa passare la luce?
  2. il materiale di applicazione è omogeneo?

Se la risposta è sì ad una o ad entrambe le domande, PROBABILMENTE dovrai frapporre tra tessuto di base ed applicazione un materiale di protezione, come ad esempio la “carta alluminio” (qui si apre un capitolo sulla scelta del tipo di protezione e sulle tecniche per una più facile rimozione, argomenti che affronteremo in un secondo momento).

Perché serve la protezione in alcuni casi? Perché il raggio laser è fatto di luce che, ad una certa concentrazione, scalda la superficie con cui entra in contatto. Se incontra un materiale omogeneo e sufficientemente resistente, la sua energia si esaurisce su quel materiale. Diversamente, se incontra delle zone meno spesse o con fori, la sua energia va ad intaccare il materiale sottostante.

Alcuni materiali, come il cotone e la lana, non sono adatti al taglio vivo perché i bordi non riescono a saldarsi, come invece avviene con i tessuti contenenti fibre sintetiche.

Però anche con materiali composti da fibre naturali si possono realizzare interessanti effetti, senza dover necessariamente coprire i bordi. Ne parleremo nel prossimo articolo. Per non perderlo, iscriviti alla nostra newsletter.

SIMAC 2016: PONTE LASER GMI PRESSO STAND TAJIMA

Dal 23 al 25 Febbraio 2016 Fiera Milano Rho ospita il SIMAC TANNING TECH, fiera internazionale dei macchinari e tecnologie per l’industria calzaturiera, pelletteria e conciaria.

Lo stand Tajima esporrà il nuovo ponte di taglio laser della GMI: GMI Moda Laser bridge. La macchina è dotata di una potente sorgente CO2 da 210w ed una testa galvanometrica speciale, ideale per il taglio e incisione di pelle vera e cuoio. Una tecnologia all’avanguardia, apprezzata dagli operatori del settore pelle.

Pad. 14, stand L20/M19

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