Iniziamo il nostro viaggio con una delle tecniche di ricamo laser più richieste: le applicazioni ricamate realizzate con il “taglio vivo”, ovvero senza cordoncino di copertura.
I vantaggi della tecnica “taglio vivo”
Uno dei vantaggi maggiori del sistema di taglio con ponte laser installato su una o più macchine da ricamo, è dato dal fatto che il laser lavora a registro con la macchina da ricamo, riproducendo fedelmente il disegno realizzato a computer. Questo fa si che non sia necessario:
- creare un’impuntura che faccia da riferimento per la posa delle applicazioni
- coprire i bordi dell’applicazione con un cordoncino per “nascondere” l’imprecisione della posa e del taglio fatti a mano ed i punti di traccia
Le applicazioni con bordi a vista, cioè non coperte da ricamo, vengono chiamate con “taglio vivo”.
Le applicazioni con taglio vivo danno più vantaggi competitivi:
- si risparmiano tutti i punti ricamo del cordoncino di copertura, il tempo del punciatore per crearli ed il tempo di lavoro della macchina da ricamo
- si possono produrre ricami con lavorazioni altamente redditizie, perché le applicazioni con taglio a vivo, con forme articolate o composte da molti piccoli pezzettini, si realizzano a livello industriale solo con un ponte laser
Diversamente, usando altre tecniche come il taglio delle applicazioni fuori dalla macchina da ricamo e la seguente cucitura in macchina, non si ottengono i vantaggi sopra elencati.
Come ottenere applicazioni ricamate di qualità
Per avere applicazioni ricamate di qualità i punti che fissano le applicazioni devono essere sempre equidistanti dal bordo di taglio.
Questo si ottiene sia curando con attenzione la creazione del file ricamo + laser (gli strumenti di duplicazione ed offset automatico presenti nei software di punciatura professionali, sono un valido in aiuto) e curando la posa dei tessuti in macchina (se possibile, intelaiare i tessuti senza formare grinze e senza tenderli eccessivamente , se si lavora in appoggio, fare attenzione che i tessuti non si spostino durante la lavorazione).
Inoltre, macchine e ponte laser devono essere costantemente a registro, ovvero il raggio laser va tarato rispetto ciascuna testa della macchina da ricamo, operazione che va eseguita da personale specializzato.
Per aumentare la precisione ed automatizzare le procedure di taratura, GMI ha sviluppato tre sistemi che garantiscono risultati ottimali:
- i sistemi di taratura automatica LS1, da installare sulle macchine da ricamo
- il sistema di auto-taratura Vision per i ponti laser GMI Moda Laserbridge. Vedi come funziona.
- il software di controllo laser, Stilista 3 laser driver PLUS, con la funzione che permette di spostare singoli tagli di ogni singola testa, con un controllo puntuale al decimo di millimetro
Altrettanto importante, dal punto di vista qualitativo ed operativo, è la scelta dei parametri di taglio adeguati al tipo di lavorazione e materiale. Per semplificare la ricerca dei parametri ottimali, nel programma di controllo del laser, Stilista 3, abbiamo inserito il settings di parametri “Kiss cut“. Inizia da questo, sarà un valido aiuto!
Nella prossima gallery una serie di lavorazioni che combinano il ricamo con applicazioni tagliate a “vivo” . Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato.
Considerazioni sui materiali da tagliare
Se non sei vincolato nell’uso di specifici materiali, consigliamo di investire un po’ del tuo tempo per riflettere sul tipo di disegno che dovrai realizzare ed i materiali con i quali dovrai lavorare.
Le prime domande da porsi sono:
- il materiale di applicazione fa passare la luce?
- il materiale di applicazione è omogeneo?
Se la risposta è sì ad una o ad entrambe le domande, PROBABILMENTE dovrai frapporre tra tessuto di base ed applicazione un materiale di protezione, come ad esempio la “carta alluminio” (qui si apre un capitolo sulla scelta del tipo di protezione e sulle tecniche per una più facile rimozione, argomenti che affronteremo in un secondo momento).
Perché serve la protezione in alcuni casi? Perché il raggio laser è fatto di luce che, ad una certa concentrazione, scalda la superficie con cui entra in contatto. Se incontra un materiale omogeneo e sufficientemente resistente, la sua energia si esaurisce su quel materiale. Diversamente, se incontra delle zone meno spesse o con fori, la sua energia va ad intaccare il materiale sottostante.
Alcuni materiali, come il cotone e la lana, non sono adatti al taglio vivo perché i bordi non riescono a saldarsi, come invece avviene con i tessuti contenenti fibre sintetiche.
Però anche con materiali composti da fibre naturali si possono realizzare interessanti effetti, senza dover necessariamente coprire i bordi. Ne parleremo nel prossimo articolo. Per non perderlo, iscriviti alla nostra newsletter.